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sabato 11 aprile 2015

Kolokythopita - Torta di zucchine e feta

Finalmente primavera!!!
La mentuccia comincia ad espandersi nel vaso del balcone, ogni mattina mentre ci passo davanti, immergo la mano tra le foglioline e mi porto al lavoro il profumo tra le dita, i gerani buttano i primi fiori, piccole piantine di basilico iniziano a germogliare.
Una meraviglia la primavera!
Faccio la spesa di sole verdure, qualche formaggio, voglia di ricette fresche e leggere.
La kolokythopita è la preferita della famiglia!





Cosa ci serve:
  • 1 kg di zucchine fresche
  • 300 gr di formaggio feta
  • 200 gr di ricotta
  • 5 uova
  • 5-6 cipollotti tagliati a rondelle
  • 150 gr di pangrattato
  • un mazzetto di mentuccia
  • un mazzetto di aneto
  • 50 ml di olio
  • sale, pepe




Preparate una teglia quadrata da forno: spenellatela con un po' di olio e cospargetela con metà del pangrattato.
Gratuggiate le zucchine sui fori larghi della gratuggia, salate e lasciate riposate nello scolapasta per una mezz'oretta, strizzate poi in modo da far fuoriuscire gran parte dell'acqua. Ponete in una ciotola grande.
Sgranate i formaggi, sbattete con una forchetta le uova, aggiungete le uova e i formaggi alle zucchine, continuate con il resto del pangrattato, gli aromi tritati, i cipollotti ed una generosa gratuggiata di pepe.
Mescolate bene gli ingredienti.
Stendete nella teglia precedentemente preparata, livellate bene. Irrorate con l'olio ed infornate a 170° per 45 minuti circa.
Lasciate reffreddare prima di tagliare a pezzi e servire! 




domenica 5 aprile 2015

Tsoureki Pasquale alla masticha

Masticha (in greco: Μαστίχα) è una resina ottenuta dal lentisco (Pistacia lentiscus). In Grecia, è nota come le "lacrime di Chios", l'unica località greca che possiede i rarissimi alberi del lentisco, dai quali viene prodotta il goccioline la preziosa e profumata resina. Originariamente si trova in stato liquido, viene quindi essiccata al sole in gocce di resina dura fragile e traslucida.
Si può masticare come un chewing gum, all'inizio il sapore e lievemente amarognolo, man mano rilascia il suo sapore fresco e particolare. Ridotta in polvere si usa prevalentemente nella preparazione di dolci.
Il giovedì della Settimana Santa, giorno in cui tradizionalmente si prepara il tsoureki, il profumo della masticha innonda prima le case, poi esce fuori e passeggia per le viette e i giardini del mio piccolo paese.




Cosa ci serve:
  • 1kg di farina
  • 5 uova
  • 250 gr di burro
  • 300 gr di zucchero
  • 2 cubetti di lievito
  • 5 gr di sale
  • 200 ml di latte
  • un cucchiaino di masticha
  • la buccia grattugiata di un'arancia
  • 50 gr di mandorle a filetti






Preparate un impasto molle con il latte tiepido, il lievito ed un quarto circa della farina (250 gr), copritelo con un canovaccio e lasciate riposare per circa mezz'ora.
Nel frattempo tritate finemente i grani di masticha, lavorate le uova con lo zucchero fino a ridurli a spuma. Aggiungete il sale, la farina e gli odori. Aggiungete l'impasto lievitato ed impastate con le mani. Per ultimo aggiungete il burro e lavorate l'impasto fino a che non venga assorbito tutto il burro.
Coprite di nuovo con un canovaccio e ponete in un luogo caldo a lievitare: deve radoppiare di volume.
Riprendete l'impasto, dividetelo in 3 parti e create tre trecce. Lasciate lievitare per circa un'ora.
Spenellate con il tuorlo di un uovo e cospargete con i filetti di mandorle.
Cuocete a forno già caldo a 170° per 35-40 minuti circa

Buona Pasqua a tutti!