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mercoledì 15 agosto 2012

Coscossela delle Cicladi

(Κοσκοσέλα Κυκλαδίτικη)

Una ricetta facilissima dalle belle Cicladi, di questa salsa fatta di melanzana, pomodori e uova. Può essere servita come secondo piatto, oppure spalmata su fettine di pane e servita come antipasto. Gustosa, semplice, non manca mai dalla tavola estiva ellenica, è uno dei piatti preferiti dai bambini! Alla ricetta originale ho aggiunto soltanto un po' di peperoncino, che a casa mia non deve mancare mai...





Cosa ci serve (per 4 persone):

  • una melanzana globosa
  • un peperoncino rosso fresco
  • 4 pomodori maturi grandi
  • 5 uova
  • 50 ml di olio
  • un cucchiaino raso di zucchero
  • basilico per servire
  • sale, pepe grattugiato fresco
  • 100 gr di kefalograviera

Pelate la melanzana dalla sua buccia nera, grattugiatela ai fori grossi. Fatela insaporire insieme all'olio, il peperoncino tagliato fine, il sale e il pepe a fuoco basso. Aggiungete i pomodori grattugiati senza la buccia e lo zucchero. Fate cuocere a fuoco vivace la salsa per circa 20 minuti finché non si assorbono i liquidi.
Abbassate il fuoco, sbattete le uova in un piatto e aggiungetele nella salsa a fine cottura. Fate cuocere per 3-4 minuti mescolando continuamente per fare cuocere l'uovo, senza far asciugare troppo la preparazione.
Servite con una manciata di basilico tritato grossolanamente.





mercoledì 8 agosto 2012

Fresco dolce estivo

Questa estate ha deciso di farsi sentire per bene quest'anno! Le alte temperature persistono e la voglia di accendere il forno è praticamente nulla. Si ha voglia solo di frutta, verdure, gelati, appena tolti dal frigo, pietanze fresche e facili, da preparare e da degustare senza sudare...
Io amo le gelatine e vi propongo questo dolce facilissimo e molto fresco per le vostre cene estive.



Cosa ci serve (per 6 porzioni):

Per la base:
  • 6 biscotti savoiardi
  • un bicchierino li liquore alle amarene
Per la crema:
  • 2 cucchiai di farina
  • 4 cucchiai di zucchero
  • un uovo
  • mezzo litro di latte
  • buccia di un limone non trattato
Per la gelatina:
  • 6 gr di colla di pesce
  • 200 ml di succo di pesca freddo da frigo
  • 100 ml di acqua bollente
  • 2 cucchiai rasi di zucchero
  • 2 pesche tagliate a fettine
Preparate per prima la crema, che poi si deve raffreddare. Lavorate bene l'uovo con la farina e lo zucchero e due cucchiai di latte fino ad ottenere una crema omogenea senza grumi. Aggiungete lentamente il latte, continuando a lavorare. Mettete sul fuoco dolce, aggiungete la buccia di limone (io ho usato solo la parte gialla che ho pelato con il pelapatate), portate ad ebollizione. In questa fase bisogna mescolare continuamente finché la crema non si addensi, perché potrebbe attaccarsi sul fondo della pentola. Quando la crema si è addensata togliete dal fuoco, aggiungete 10 gr di burro (che serve a renderla lucida e aiuta a non formare la pellicina sopra) e lavorate con una frusta per 5 minuti per farla diventare vellutata. Lasciate raffreddare.
Tagliate a metà ogni savoiardo, intingeteli nel liquore di amarene (o altro liquore alla frutta di vostro piacimento; io avevo questo...) e disponete le due metà savoiardo nel bicchiere, uno sopra l'altro. Versatevi sopra la crema raffreddata, arrivando fino ai due terzi del bicchiere. Ponete in frigo.
Preparate la gelatina: bagnate la colla di pesce in acqua fredda, lasciatela 10 minuti in ammollo. Strizzatela bene e fatela sciogliere in un pentolino con l'acqua bollente e lo zucchero. Aggiungete il succo di pesca e mescolate bene. Lasciate raffreddare.
Disponete 2-3 fettine di pesca sopra la crema in ogni bicchiere. Versatevi sopra poca gelatina (che è ancora liquida ma non calda) senza far galleggiare le pesche. Mettete in frigo per mezz'ora. Mettete in frigo anche il pentolino con la gelatina. Dopo mezz'ora il primo strato di gelatina avrà "intrappolato" le pesche che non galleggiano più. A questo punto potete completare la preparazione con il resto della gelatina. Mettete in frigo per almeno 4 ore prima di consumare il dolce. Ottimo anche il giorno dopo!








domenica 5 agosto 2012

Le patate al forno marinate

(Πατάτες φούρνου)

La ricetta è molto semplice, la sua particolarità sta nella marinatura.




Cosa ci serve:

  • un chilo di patate dalla pasta gialla
  • mezza tazza di olio
  • succo di un limone
  • succo di mezza arancia
  • due cucchiai di senape
  • due spicchi di aglio
  • un rametto di rosmarino
  • un cucchiaino di origano
  • sale e pepe

Lavate e pelate le patate, tagliatele a spicchi. Mettetele in una teglia. Preparate la marinata: fate un'emulsione con il succo di limone, il succo di arancia, l'olio e la senape. Versatelo sulle patate e lasciate marinare per almeno un'ora. Aggiungete gli spicchi di aglio schiacciati, condite con le erbe. Salate e pepate. Mescolate bene. Infornate per 45 minuti a 200 gradi. 





mercoledì 1 agosto 2012

Mini muffin al limone e semi di papavero

I semini fanno cic cic...

Secondo un'antico proverbio cinese, l'esperienza gastronomica può essere soddisfacente soltanto quando tutti e cinque i sensi sono stimolati. Il gusto prima di tutti, il sapore armonico della pietanza, è quello a cui facciamo riferimento quando pensiamo a un piatto. L'olfatto non da meno, provate una volta da assaggiare il vostro piatto preferito, stringendovi con due dita il naso: non ne sentirete quasi il sapore! La vista e il tatto sono importantissimi nel determinare la sensazione di piacere del cibo, una bella torta decorata che ci stringe l'occhiolino dall'alzatina del centrotavola fa molta più gola della sua versione ancora spoglia che sta lievitando nel nostro forno. Poi quanto è determinante per la piacevolezza la consistenza della mousse, il senso del coltello che taglia, sfiorandola, una bistecca morbida, la crosta del pane fresco...
Ultimo dei sensi l'udito. Ci sono degli esperimenti molto interessanti che stabiliscono quanto è importante il suono del cibo per convincerci a mangiarlo (*) e a potenziarne il godimento! I nostri cibi emmettono suoni, la nostra cucina è un teatro dell'opera, dove si suonano melodie. Apriamo una lattina di birra nell'ora più calda della giornata... ciofff... il suono già comincia un po' a rinfrescarci... Le patatine che fanno croc sono sempre le più buone, il fritto sfrigola in padella, il ragù, ploc-ploc-ploc, bolle lentamente in pentola, rompiamo le uova che fanno uno schiocco secco, la frusta monta le chiare, scende come una cascatella il rumore dello zucchero... I semini di papavero fanno cic cic sotto i denti...



Eccovi oggi una ricettina facile facile per questi deliziosi dolcetti per la colazione, che si possono tranquillamente riciclare anche come goloso dessert dopo una cena informale, grazie alla loro profumata salsa.

Cosa ci serve (per 16 muffin circa):

  • 3 tazze di farina
  • 1 1/2 tazza di zucchero
  • 200 grammi di burro
  • 1/2 tazza di latte
  • 1 bustina di lievito vanigliato
  • 1/2 tazza di semi di papavero
  • 4 uova
  • succo e scorza di 2 limoni grandi
  • 1 tazza di zucchero a velo

Lasciate ammorbidire il burro a temperatura ambiente, lavoratelo con lo zucchero fino ad ottenere una spuma bianca. Aggiungete le uova uno alla volta, continuate con il latte, la farina, il lievito, i semi di papavero e la scorza di limone. Distribuite il composto negli stampini da muffin, io uso quelli in silicone, riempiteli fino a 2/3 lasciando un po' di spazio perché devono lievitare. Cuocete a 180°C per 25 minuti. Lasciate raffreddare i muffin nelle loro formine. Mescolate lo zucchero a velo con il succo dei limoni ed irrorate le tortine. Sformate e... sono pronte da servire! Spariranno in un baleno!








(*)   http://www.slowfood.com/education/filemanager/resources/sense_ita.pdf
(**) http://www.servizi.adriatica.e-coop.it/portalWeb/stat/docConsumatoriDoc/doc00000103410/il-suono-del-cibo-ma-il-cuoco-dove.dhtml