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domenica 13 dicembre 2015

Antipasto sfizioso di patate con speck e provola piccante




Sta arrivando il freddo e ormai siamo in pieno periodo prefestivo. Spuntano cenette con amici, ci si trova ad accendere il fuoco la sera, cucinare qualcosa di buono, fare due chiacchere fino a tardi, guardare un film o sorseggiare una tisana alla luce del presepe e dell'albero.
Si sfogliano quaderni e ricettari, si spolverano ricette vecchie e nuove, complicatissime o veloci e sfiziose.
Questa di oggi è una ricetta dalla preparazione velocissima, ma comunque sfiziosa e tanto scenografica da offrire ad amici e parenti.
Ho usato una patata medio-piccola per commensale, ma era abbondante e quasi g
ha fatto da piatto unico, almeno per i più piccoli.

 
 
 

Cosa ci serve:
  • 4 patate medie
  • 50 gr di speck a fettine
  • 50 gr di provola piccante a fettine sottili
  • 20 gr di burro fuso
  • sale, pepe



Lavare e pulire le patte dalla buccia. Affettarle sottili fino a circa mezzo centimetro dalla base, formando un ventaglio.
Spennellare il burro fuso tra una fetta e l'altra, salare e pepare. Infornare a 200°C per circa 40 minuti.
Togliere dal forno e completare alternando pezzettini di speck e di provola tra le fette di patate.
Reinfornare a 200°C rosolando bene l'antipasto.
Servire le patate ancora calde








martedì 8 dicembre 2015

Torta alla crema di latte e pasta phillo - Galaktobureko

Aspettando Natale...

Sette giorni lunghissimi di febbre mi hanno tenuto lontana dalle preparazioni natalizie. Ma finalmente questi sette macigni si sono lasciati spostare e hanno ceduto il posto alla prima delle feste natalizie! Oggi è il giorno dell'Immacolata Concezione, dìa de la velitas in Colombia, candeline dovunque, già profumi di natale, albero addobbato, lucine natalizie nella nebbia ferrarese, arrosto con le prugne, cannella e crema di latte, la prima cena con amici e per l'occasione un dolce tanto amato, quanto buono, il galaktobureko.




Cosa ci serve:
  • un pacchetto di pasta phillo (250 gr)
Per la crema:
  • 150 gr di semolino
  • 150 gr di zucchero
  • 700 ml di latte intero
  • 300 ml di panna
  • 4 uova
  • 50 gr di burro
  • 2 bustine di vanillina
  • la buccia di un'arancia
  • grattugiata
  • 200 gr di burro fuso per spennellare la sfoglie di pasta phillo
Per lo sciroppo:
  • 500 gr di zucchero
  • 400 ml di acqua
  • una cucchiaiata di succo di limone
  • la buccia di un limone

Prepariamo lo sciroppo mescolando tutti gli ingredienti in un pentolino e portando ad ebollizione. Lasciamo bollire per circa 15 minuti a fuoco basso finché non si addensa lo sciroppo. Lasciamo raffreddare.
Spennelliamo un po' di burro sul fondo di una teglia rettangolare, stendiamo sul fondo 5 sfoglie di pasta phillo, imburrando bene tra una sfoglie e l'altra.
Iniziamo ora la preparazione della crema: in una pentola versiamo il latte, la panna, il semolino, profumiamo con la vanillina, aggiungiamo lo zucchero e la buccia d'arancia. Accendiamo il fuoco e lo manteniamo basso.
Separiamo gli albumi dai rossi d'uovo, montiamo a neve i primi e a crema i secondi.
Poi aggiungiamo alla nostra crema di semolino prima gli albumi mescolando con movimenti dall'alto in basso e successivamente anche i rossi d'uovo cercando di non smontare.
Aggiungiamo per ultimo il burro (50 gr) mescolando leggermente finché non si addensa la nostra crema.
Stendiamo la crema pronta sulla teglia già preparata, livelliamo e copriamo man mano con altre sfoglie di pasta phillo spennellate con il burro. Sigilliamo il galaktobureko, spennelliamo anche la superficie e poi spruzziamo la superficie del dolce con dell'acqua (circa mezzo bicchiere).
Possiamo a questo punto segnare la superficie del dolce con il coltello separando i quadrotti, così sarà più facile da tagliare alla fine.
Inforniamo a 180° per 50 minuti circa, deve diventare bello rosato in superficie.
Irroriamo il dolce bollente con lo sciroppo freddo e lasciamo assorbire e raffreddare prima di tagliare e servire spolverizzato di cannella.


E speriamo che Babbo Natale mi porti una macchina fotografica nuova, perché le foto fatte con il cellulare non rendono granché giustizia alle ricette...